Il concetto di economia circolare si sta diffondendo sempre di più in Italia e nel mondo, anche se in realtà non è ancora per tutti ben chiaro che cosa significhi questo termine.

Tuttavia, la teoria di fondo dell’economia circolare è piuttosto chiaro e per niente complesso: si tratta di seguire un tipo di processo produttivo mirato a produrre la minima quantità di scarti e di rifiuti da smaltire. Questo significa non solo limitare gli scarti di produzione, peraltro inevitabili, ma di studiare un sistema per riutilizzarli e reimmetterli nel ciclo produttivo, con un notevole vantaggio di carattere economico e ambientale.

L’economia circolare rappresenta quindi un metodo di produzione sicuramente all’avanguardia, ma soprattutto consapevole dei danni che i rifiuti, gli scarti e il ciclo di vita breve dei prodotti inevitabilmente provocano.

Grazie a questo nuovo stile di fare business, la produttività assume un percorso a cerchio, e gli oggetti realizzati, una volta che hanno raggiunto la fine della loro vita, vengono riqualificati, trasformati in sottoprodotti oppure reimmessi nell’ambiente sotto forma di materiali di tipo biologico.

Si tratta di un’economia a cui non si è ancora del tutto abituati, ma che potrebbe in un futuro peraltro prossimo sostituire completamente quello che è il tradizionale modello di produzione lineare, destinato a generare un ingente quantitativo di scarti.

Perché è importante ridurre gli sprechi e seguire il modello circolare

Un processo produttivo strutturato lungo una linea circolare, come abbiamo visto, genera una minima quantità di scarti non recuperabili e permette al contrario di valorizzare le materie prime riciclabili e di riqualificare i prodotti, con un notevole vantaggio di tipo economico.

Questo metodo prolunga notevolmente il ciclo di vita dei prodotti, contiene i costi e, inoltre, comporta anche un vantaggio di tipo ambientale, evitando un’eccessiva presenza di materiali non riciclabili e inquinanti.

In sintesi, l’economia circolare è basata su un modello destinato a rigenerarsi senza un vero e proprio termine, in quanto i materiali utilizzati nel ciclo produttivo sono in parte biologici e rinnovabili, e in parte permettono invece di essere ricondizionati e reintrodotti nel contesto commerciale.

Questo sistema, che può essere applicato per più cicli produttivi, garantisce la lunga durata nel tempo di un prodotto, oltre ad una minima quantità di scarti non recuperabili, al risparmio economico e alla sostenibilità ambientale,

Una piattaforma dedicata al modello di economia circolare

La piattaforma di Circularity si rivolge sia ai produttori, sia ai trasportatori e ai fornitori di materie prime, offrendo la possibilità di individuare il percorso ideale per gestire la propria attività con questo nuovo metodo.

Utilizzando i criteri di ricerca proposti dalla piattaforma, è possibile trovare rapidamente i partner più vicini che possano contribuire al recupero, al riciclo e alla riqualificazione e rivalorizzazione della propria attività produttiva. Nella piattaforma di Circularity sono reperibili i dati della aziende produttrici così come dei trasportatori di rifiuti e materiale riciclabile, degli impianti di riqualificazione, riciclo e smaltimento e degli utilizzatori finali di materiali riciclati.