I neogenitori non sanno bene quando e quante volte si deve andare dal pediatra. È bene tenere presente che, in linea generale, si va dal pediatra per far i bilanci di salute. Di volta, in volta, a fine visita, si può semplicemente chiedere al pediatra quando occorre tornare per la successiva visita, fugando ogni dubbio. Ecco comunque alcune indicazioni utili che possano aiutare a farsi un’idea più completa in merito ai famosi bilanci di salute.
I bilanci di salute: quando farli
Dette anche visite filtro, i bilanci di salute sono incontri programmati con il pediatra, cioè il medico dei bambini. Si tratta di semplicissimi controlli di routine che hanno lo scopo di valutare lo stato di crescita del bambino / ragazzo. Si punta a verificare lo sviluppo psicomotorio dei bambini: 3 nel primo anno di vita e poi altri 3 tra i 2 e i 6 anni. Questi sono quelli basilari, ma ce ne sono anche di più da fare.
Le Asl possono prevedere delle scadenze più ravvicinate anche. È sufficiente chiedere al pediatra alla prima visita in assoluto come procedere poi nei mesi e anni successivi. Inoltre, va sottolineato che ogni volta che ce n’è bisogno per qualunque motivo, spesso malattie infettive, ci si può rivolgere a questo specialista.
I bilanci di salute: che cosa si controlla
Il bilancio di salute deve giudicare lo sviluppo generale. Il pediatra deve raccogliere dati in merito al peso, all’altezza e anche alla circonferenza cranica. Sensi come udito e vista sono sempre controllati da un bravo pediatra. Lo stesso avviene per il linguaggio, le attività motorie e anche lo sviluppo neurologico. Nel caso si dovessero incontrare anomalie, i genitori vengono indirizzati ad altri specialisti.
Tutti i dati sono riportati sul libretto pediatrico, che va messo sempre in borsa e portato a tutte le visite mediche, non solo quelle dal pediatra. Il bilancio di salute serve anche per capire cosa aspettarsi nei prossimi mesi e avere consigli medici utili.
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