A fine anno è naturale tirare un po’ le somme di come è andata nei 12 mesi appena trascorsi. Lo si fa praticamente con tutto, come ad esempio le parole più uste, le ricerche sul web più frequenti e così via. Accanto aa quelle che però sono fenomeni più culturali e che nutrono la curiosità, vengono anche stilate classifiche e rapporti che parlano di come sta il sistema Paese. Ecco allora che periodicamente molti si interrogano di come sono messe le infrastrutture in Italia e questo è ciò che è emerso dagli ultimi rilievi nel settore.

Un focus sulle infrastrutture in Italia

In un paese normale, è evidente che l’efficienza delle infrastrutture va di pari passo con la performance economica. Inoltre, investire in infrastrutture è importante perché permette di avere ricadute positive su aspetti quali la sostenibilità e l’impatto sociale garantendo un’alta qualità della vita e coesione. Purtroppo, è sicuramente vero che l’Italia gioca un po’ a rincorrere gli altri Stati europei e mondiali senza essere in grado di spingere l’acceleratore su operazione di realizzazione e monitoraggio, soprattutto per quanto riguarda le grandi opere. Questo non fa altro che relegare il Belpaese alle ultime posizioni per quanto riguarda il territorio europeo in fatto di infrastrutture.

Un settore che arranca nonostante le potenzialità

Sebbene l’Italia conti moltissime aziende che sono capaci di risultare competitive all’estero, questo patrimonio non viene investito sul territorio. Infatti, l’indice di dotazione infrastrutturale in Italia è notevolmente più basso rispetto alla media europea dove quotidianamente si utilizzano tecnologie avanzate in fase di progettazione ma anche monitoraggio come i rilievi scanner 3D che fanno la differenza.

Ma i paradossi non sono finiti qua. Oltre ad avere manodopera specializzata per la realizzazione di infrastrutture moderne e competitive, l’Italia è uno di quei paesi che presenta uno dei maggiori indici di intensità in merito al trasporto merci su strada. Tuttavia, a questo non corrispondono le dovute infrastrutture. Da una parte quindi il settore della logistica potrebbe essere potenzialmente una risorsa importantissima per l’economia ma dall’altra non ci sono le basi per crescere.